
Nel corso di una recente lezione di canto con uno studente che seguo già da un po’, mi é capitato di scoprire una nuova dimensione dell’insegnamento del canto 😅.
La persona in questione, molto studiosa, assennata, attenta e curiosa (come piacciono a me😍) studia anche teatro e, presso l’accademia che frequenta, vi é anche un docente di “canto” (?) il quale, nel sentirla cantare, l’unica cosa che le ha detto é stato: “più forte”.
Più forte? 🧐
Non conosco questo maestro e non intendo esprimere giudizi su costui, ma un docente che non conosce la storia della voce di una qualsiasi persona non può nel modo più assoluto pretendere un “più forte” e basta.
Il mio é un caloroso invito, a chiunque si trovasse ad incontrare “maestri di voce” con cui intraprendere un percorso, a pesare bene il loro futuro trainer vocale, basandosi principalmente su ciò che il proprio corpo suggerisce.
La fortuna di possedere uno strumento interno é proprio questa. Se dà fastidio lo si sente subito, se c’è fatica il corpo lo nota, se la gola stringe si percepisce e, se é così, non va bene e, dentro di sé, lo si sa già.
Un maestro che possa definirsi tale, deve conoscere chi ha davanti, deve sapere, nel momento in cui lo chiede, che cosa significa un “più forte” e, più di tutto, deve saper spiegare in termini tecnici, fisiologici e pratici come si fa e se ha senso davvero quel “più forte” in quel contesto, senza danneggiare, avendo cura della voce, ma ancor più dell’individuo che ha di fronte. Perché la voce ha un corpo e un’emozione attorno a sé che vanno curati e coccolati con delicatezza, attenzione e soprattutto con rispetto.
Il lavoro che svolgo quotidianamente, con attenzione maniacale, con dedizione totale, con una fame insaziabile di quello che ancora non so, con un amore e una gratitudine che va oltre ogni umana comprensione per quello che ho avuto la fortuna di fare e l’onore di incontrare, si fonda sull’accoglienza dell’altro che non deve obbedire a me, perché io sono IL MAESTRO, ma che, attraverso la mia esperienza, possa scoprire se stesso con consapevolezza e portare alla luce la sua bellezza vocale, ma anche personale, raggiungendo la totale autonomia e sicurezza di sé.❤️